Charles Dickens

07.02.1812

TUTTI HANNO SENTITO PARLARE DI DICKENS, SIA PER IL CANTO DI NATALE SIA PER I SUOI ALTRI CAPOLAVORI. MA QUANTI CONOSCONO L'AUTORE?

Charles Dickens nacque a Portsmouth nel 1812, in Inghilterra. Ebbe un'infanzia infelice, suo padre era stato imprigionato per i debiti e la madre e gli altri fratelli lo seguirono nella prigione di Marshalsea. Il piccolo Charles fu invece mandato a lavorare e, quando il padre fu rilasciato, i suoi genitori insistettero che egli continuasse. All'età di 15 anni trovò un impiego nello studio di un avvocato, dove imparò la stenografia da autodidatta. Dal 1832 diventa reporter per un giornale e, solo un anno dopo, apparve la sua prima storia. Nel 1836 adottò lo pseudonimo 'Boz' e cominciò a pubblicare Sketches by 'Boz', una collezione di articoli che descrivevano scene della vita londinese. Questa raccolta fu subito seguita da Il circolo Pickwick, che, pubblicato a puntate, rivela l'innata satira umoristica tipica di Dickens.

Dopo il grande successo di quest'ultimo romanzo, egli cominciò la carriera di scrittore a tempo pieno e produsse un numero esorbitante di opere. Le più conosciute sono sicuramente Oliver Twist (1837), Nicholas Nickleby (1839), David Copperfield (1849) e La piccola Dorrit (1855), romanzi in cui protagonisti sono i simboli dello sfruttamento infantile dell'epoca Vittoriana, e Grandi Speranze (1860) e Tempi Difficili (1854) quelli in cui si trattano i problemi della società, come la condizione delle classi sociali povere.

Dickens attacca il male insito nella società dei suoi tempi, in particolar modo le pessime condizioni delle case di lavoro. Coloro che vi abitavano erano sottoposti ad un arduo regolamento: bisognava lavorare, le famiglie venivano quasi sempre separate, le razioni di cibo non erano sufficienti e l'igiene era scarso.

L'idea di ritrovarsi in una casa di lavoro, nella situazione di precarietà, avrebbe dovuto spronare i poveri a migliorare le proprie condizioni, ma la Rivoluzione Industriale impedì di farlo a molti di loro. Dickens denuncia anche coloro che dirigevano le case di lavoro, perchè abusavano del loro potere privando i poveri dei loro diritti come individui.

In generale, però, come successe a Dickens stesso, l'infanzia era molto difficile ed i bambini venivano costretti a lavorare nelle industrie oppure scappavano per incontrare poi una morte precoce e crudele. Molti di loro, inoltre, diventavano dei criminali.

Alcuni provvedimenti del governo, però, cercarono di risollevare questa parte della società, ad esempio attraverso la legge delle Ten Hours, che limitava a dieci ore la giornata massima lavorativa di donne e bambini.

Dickens era ossessionato dai bambini e dalla loro infanzia, infatti nei suoi romanzi i protagonisti devono sempre affrontare degli eventi difficili, per poi raggiungere un lieto fine. La letteratura aiutò molto la società, perché denunciava apertamente questi problemi e dipingeva l'infanzia come un mondo di innocenza devastato da quello degli adulti.

Il principale teatro delle opere di Dickens è Londra, che viene descritta sotto tre livelli differenti: quello parrocchiale che gestiva le case di lavoro, insensibile ai problemi ed ai sentimenti dei poveri, quello criminale, pieno di borseggiatori ed assassinii, dove la povertà dilagava e portava i suoi abitanti ad essere ancora più crudeli, ed infine il mondo della classe media, quello in cui vivevano persone che rispettavano i diritti umani ed avevano riguardo per la morale.

La critica di Dickens all'età Vittoriana è molto forte e si mostra attraverso i suoi capolavori che arrivano fino a noi oggi.

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