La serie della ghostwriter di Alice Basso merita più successo
Avete presente quei libri che vedete ovunque, con le copertine affascinanti che urlano “comprami!” e che pur non avendo idea di cosa parlino, alla fine vi sembra di conoscerli? Ecco, la serie della ghostwriter è esattamente l’opposto di tutto ciò; che l’agire dietro le quinte della protagonista abbia influenzato anche il successo dei volumi?
Non penso proprio, anche perché una volta conosciuta Vani Sarca - per l’appunto, la protagonista - non si può non amarla. Certo, per scovare i libri di questa serie bisogna destreggiarsi un po’ perché per ricordarsi l’ordine di lettura (con quei titoli lunghi e improponibili), o essere catturati dalle immagini scialbe (probabilmente prese da uno stock in svendita) che troviamo in copertina… be’ l’impegno deve essere davvero tanto. Con questo lavoro di marketing così poco incisivo e nessuno che ne parla, come può questa serie ottenere il successo che merita? Perché davvero, questi libri sono stati la piccola miniera d’oro scoperta quest’anno. Non avevo idea di cosa aspettarmi dal primo volume e sono rimasta davvero piacevolmente sorpresa.
Il punto di forza di questi romanzi è indubbiamente lei, Vani Sarca, la ghostwriter. (Che poi, per dare un titolo con un minimo di appeal non serviva scavare così a fondo. Semplice, diretto, bastava chiamarlo “La ghostwriter”, invece hanno optato per “L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome” così poco pratico che prima di pronunciarlo ci si dimentica il discorso!). Se siete alla ricerca di una protagonista forte e fuori dal comune, che si nutre di patatine al formaggio, gin, sarcasmo e misantropia, allora siete nel posto giusto. Tenebrosa e dark, Vani Sarca lavora nell’ombra per le Edizioni L’Erica, sfruttando il suo talento e il suo amore per la letteratura. Oltre che il suo superpotere.
Esatto, Vani Sarca ha un superpotere: lei è in grado di Capire le persone. Capire con la “C”: le basta uno sguardo accurato e riesce a comprendere esattamente i punti deboli dell’altra persona, i sogni, le speranze, le delusioni… Vani non vuole ammettere che il suo superpotere in realtà è una grande empatia, perché che scherzo del destino sarebbe?! Lei che vuole star sola, col suo motto per affrontare la vita “se solo me ne fregasse qualcosa”, non può proprio essere empatica.
E bene, ora che conoscete un po’- ma davvero poco poco - Vani Sarca, di cosa parla esattamente questa serie? Be’ secondo voi una persona del genere in cosa si può trovare invischiata se non nel classico mistero da risolvere? Soprattutto se poi dovesse scoprire che le indagini e risolvere i casi le piace almeno quanto scrivere, è fatta!
Quindi ora sappiamo chi è la protagonista e di cosa parla il libro, che altro serve per spiegarvi che questa serie merita un successo smisurato? Sicuramente va detto che i personaggi sono costruiti in maniera così reale e vengono gestiti così bene che a un certo punto sembra quasi siano nostri amici.
Le pagine scorrono via velocemente e quasi non ci si rende conto di aver finito il libro! Una volta aperta la prima pagina sarà davvero difficile smettere, ve lo assicuro. Per non parlare di quante volte sono scoppiata a ridere mentre leggevo, perché ci sono parti raccontate con una tale vividezza che sembra di essere lì.
Servirebbero altre mille parole per raccontare il mio amore per questa serie, ma per ora mi fermo qui, con la speranza di avervi convinti a leggere questi romanzi. E se volete leggere le recensioni libro per libro, non vi resta che andare sul mio profilo Goodreads, dove ho lasciato il mio pensiero sotto ogni volume!
Come sempre, aspetto di conoscere la vostra opinione e di sapere se leggerete questa serie stupenda! Vi aspetto!
Vale - Il Caffè Netterario