La Signora delle Camelie
04.10.2022
''Marguerite non è un modello di virtù. Le piacete, l'amate, non vi preoccupate del resto.''
Ho finito di leggere "La signora delle camelie" di Alexandre Dumas proprio qualche ora fa e ne sono rimasta affascinata.
Perché ho comprato questo libro? Volevo aggiungere un altro tassello alla mia cultura classica, volevo conoscere un altro dei capisaldi della letteratura. Cosa è accaduto leggendo: sin dalle prime pagine mi sono sentita in sintonia con atmosfera e personaggi, che mi hanno ricordato un po' "Madame Bovary" di Flaubert, nonostante lo stile narrativo sia decisamente diverso.
Ancora una volta è l'amore il vero protagonista del romanzo: un amore che infiamma, che logora, che ferisce. Un amore implacabile che pur portando solo pochi istanti di felicità riesce a restar vivo nei cuori dei personaggi.
Marguerite Gautier è una mantenuta, vive nel lusso, non si concede di amare. Armand Duval rimane incantato da Marguerite e l'ama sin dal primo istante, al di là delle apparenze e del passato della donna.
Ma cosa porta amare una mantenuta? Ma soprattutto, si può essere amati veramente da una donna come lei?
Armand e Marguerite sono consapevoli del loro amore reciproco, ma sono fermati dagli ostacoli delle loro condizioni sociali. Marguerite è abituata al lusso, ha i suoi protettori, le sue priorità ed inizialmente non è disposta a sacrificare nulla.
Armand combatte per averla, si bea delle poche gocce d'amore che può ricevere da lei. Soffre per quell'amore intriso di cinismo che gli è offerto, soffre per quell'amore pieno di necessari tradimenti dati dalle abitudini di Marguerite, soffre per non poter mostrare al mondo il suo amore.
Eppure Armand continua ad amare Marguerite, perché quei pochi istanti con lei sono puri e valgono tutte le attese e le sofferenze.
''Marguerite vi ama, amico mio, ma la relazione con lei, nel suo interesse e nel vostro, non deve diventare una cosa seria.''
Leggendo questo romanzo si viene travolti dal sentimento di Armand, si teme assieme a lui il momento in cui la felicità sarà distrutta. "La signora delle camelie" si apre infatti con notizia della morte di Marguerite. Nelle prime righe del romanzo non abbiamo idea di chi sia, conosciamo solo la sua condizione di mantenuta. Ma quanto può esserci nella vita di una persona, sepolto dietro ciò che viene mostrato al mondo?
''Le risposte che attendiamo con impazienza arrivano sempre quando non siamo in casa''
Durante la lettura si condividono l'incertezza, la frustrazione e l'inquietudine che si mescolano nel cuore di Armand. La relazione che condivide con Marguerite è instabile e quasi surreale sin dal momento in cui viene accordata. Una relazione indefinita, basata prevalentemente sul volere di Marguerite, che inizialmente non riesce a rinunciare alla sua libertà e routine per donare davvero il suo cuore ad Armand.
Quando però tutto sembra andare per il verso giusto, nonostante i mille segreti e non-detti che vanno a crearsi fra i due amanti, arriva la stroncatura dell'idillio.
Colpa di Marguerite? Colpa di Armand? Colpa del destino?
Ci sono sempre più versioni di una stessa storia e ne "La signora delle camelie" abbiamo sia la visione di Armand sia quella di Marguerite.
Sono molti i sentimenti contrastanti che sorgono nei confronti della donna durante la lettura del romanzo, ma, forse influenzato da ciò che Armand stesso prova, il lettore non potrà non sentire un po' di pietà nei confronti della donna.
Quanto deve essere pesante portare sulle proprie spalle la colpa per un passato come il suo? Quanto deve essere terribile sentirsi abbandonate anche dell'unico uomo al quale si è aperto davvero il proprio cuore?
"La Signora delle Camelie" è davvero un romanzo intenso: dopo averlo letto è impossibile non restare un po' fermi a riflettere, ancora storditi dal tumulto di emozioni provate durante la lettura.
Un grande classico che merita davvero di essere letto e che, nonostante sia ambientato in un passato piuttosto lontano, esprime dei sentimenti tutt'ora attuali.
È forse un cliché dire che l'amore non ha tempo?
Valeria Cristino - Il Caffè Netterario